Il Cactus
Il cactus è originario dell’Africa, dell’America centrale e meridionale e riesce a sopravvivere sia nei climi freddi di montagna che nei climi tropicali dei Caraibi. Esistono centinaia di specie, molte delle quali hanno spine acuminate. La maggior parte dei cactus è facile da curare, il che li rende molto popolari come piante d’appartamento. Il Cactus è una pianta che richiede poca acqua e luce.
Lo sapevate? Tutti i Cactus sono piante Succulente, ma non tutte le Succulente sono Cactus! La vera differenza risiede nei noduli da cui crescono le spine del cactus. Le Succulente comprendono infatti oltre ai cactus, anche altre piante grasse. Coltivatori di questo prodotto: Winco Holland.
Lo sapevi che…
Oltre ad avere spine acuminate, i cactus sono anche commestibili! Esistono deliziose preparazioni come l’infuso di cactus, il miele di cactus e il fico d’India, che sono gustosi senza pungere 😊
La cura del Cactus
Prendersi cura di un cactus è semplice. Se a volte vi dimenticate di annaffiarlo, non preoccupatevi! I cactus crescono per lo più in climi caldi e secchi, quindi sono molto resistenti. Ma qual è il modo migliore per curare un cactus? Ecco alcuni consigli essenziali:
- Innaffiate solo quando il terreno è asciutto; troppa acqua aumenta il rischio di marciume radicale.
- Collocatelo in un luogo luminoso, dove possa ricevere circa 5 ore di luce al giorno.
- Utilizzate un terriccio speciale per cactus, più sabbioso e drenante.
- Durante la stagione di crescita (da marzo a novembre), concimate la pianta due volte al mese con un fertilizzante specifico per cactus.
- D’inverno, diminuite l’annaffiatura o sospendetela del tutto per 3 mesi.
- Con le giuste cure, il cactus può vivere a lungo!
Cura del Cactus
Quanto spesso occorre annaffiare il Cactus?
La quantità e la frequenza di annaffiature dipendono dalla specie, dalla temperatura e dall’umidità.
Anche la stagione è un fattore importante: in estate, i cactus vanno annaffiati circa una volta ogni due settimane, o per alcune specie anche settimanalmente. In inverno, invece, è sufficiente annaffiare una volta ogni 4-6 settimane.
Suggerimento per la cura: Prima di annaffiare, attendete che il terreno sia completamente asciutto. Annaffiare troppo frequentemente può causare marciume radicale.
Quanto tempo può rimanere senz’acqua un Cactus?
I Cactus sono abituati alla siccità e possono sopravvivere senz’acqua per periodi prolungati, grazie alle loro riserve d’acqua nelle foglie e negli steli. Per questa ragione, i Cactus e le piante grasse in genere, possono stare senz’acqua per diverse settimane, fino a 3 mesi, a seconda della specie.
Come capire se un Cactus ha bisogno d’acqua?
Il vostro Cactus inizia a raggrinzirsi? Questo è un segnale che ha bisogno d’acqua. Potete anche verificare con le dita se il terreno è asciutto. Se è ancora umido, non occorre annaffiate, poiché annaffiare troppo presto può causare marciume radicale, un’eventualità che volete ovviamente evitare.
Qual è il modo migliore per annaffiare il Catus?
Il metodo ideale per annaffiare un cactus è toglierlo dal vaso e immergerlo in uno strato d’acqua, permettendo alle radici di assorbire la giusta quantità d’acqua senza rischi di ristagno.
Suggerimento per la cura: Assicuratevi di sgocciolare bene il Cactus prima di rimetterlo nel vaso, per evitare che l’acqua ristagni sul fondo, causando marciume delle radici.
Hai dato troppa acqua al vostro Cactus?
Annaffiare eccessivamente il cactus è una cosa che può capitare. In caso di annaffiatura eccessiva, è fondamentale agire rapidamente per prevenire il marciume radicale:
- Scolare l’acqua in eccesso: Togliete il vaso e verificate che non ci sia acqua stagnante. Rimuovete eventuali eccessi e fate sgocciolare bene il cactus.
- Controllare le radici: Se le radici sono sane, avete agito in tempo. Se notate radici marce, tagliate le parti danneggiate.
- Lasciare asciugare il terreno: Collocate il vaso in un luogo ventilato per far asciugare completamente il terriccio, evitando la luce diretta del sole.
- Riprendere le normali annaffiature: Quando il terreno è asciutto, riprendete ad annaffiare normalmente, attendendo sempre che il terreno si asciughi tra una bagnatura e l’altra.
Hai dato troppo poca acqua al tuo Cactus?
La carenza d’acqua per un Cactus è meno grave dell’eccesso. Se notate che il Cactus si sta raggrinzendo, significa che ha esaurito le riserve d’acqua negli steli e nelle foglie. In questo caso, annaffiatelo un po’ di più per permettergli di riprendersi e ristabilire le sue riserve.
Dove posizionare un Cactus?
I cactus vanno posizionati in un luogo dove ricevano circa 5 ore di luce solare diretta al giorno, preferibilmente vicino a una finestra esposta a sud o ovest.
Si può mettere all’esterno?
Sì, molti cactus possono stare all’esterno, soprattutto in climi caldi e secchi dove prosperano a temperature tra i 20°C e i 30°C. Tollerano anche temperature notturne più fresche.
Alcune specie sono più sensibili al freddo e al gelo. Nei climi alpini o collinari, è un aspetto da tenere ben presente. 😉
Un Cactus può stare sotto il sole diretto?
La maggior parte dei cactus ama la luce intensa e prospera sotto il sole diretto. Per una crescita ottimale, posizionateli in un luogo che riceva circa 5 ore di luce solare al giorno.
Tuttavia, se il vostro Cactus è stato in ombra per un lungo periodo, esponetelo gradualmente al sole per evitare che si bruci.
Un Cactus può stare senza sole?
Sebbene i cactus preferiscano la luce solare diretta, possono adattarsi a condizioni con meno luce, ma richiedono comunque un ambiente luminoso per crescere bene e, idealmente, fiorire. Se la luce diretta non è possibile, collocatelo in una stanza ben illuminata con molta luce solare, anche indiretta.
Il Cactus resiste al gelo?
La maggior parte dei cactus proviene da climi caldi e asciutti e perciò non sopporta le temperature rigide. Assicuratevi quindi di collocarli in un luogo riparato dal freddo e dal gelo in cui la temperatura non scenda sotto i 5°C.
Occorre rinvasare un cactus?
A volte è necessario rinvasare il cactus per garantire la sua salute. Se notate radici che spuntano dal fondo del vaso o crepe nel vaso, è segno che ha bisogno di più spazio. Fate attenzione, però, perché prima che ve ne accorgiate sarete ricoperti di aculei 😉! Scegliete un vaso più grande con fori di drenaggio e utilizzate un terriccio speciale per cactus, che è più permeabile e simile al loro ambiente naturale. In questo modo avrà un terreno permeabile adeguato e tanto spazio per crescere.
Come si mantiene in vita un Cactus?
I Cactus sono abituati a un clima caldo e secco e richiedono poche cure. Seguendo le seguenti semplici indicazioni, sarete in grado di prendervi cura del vostro Cactus senza difficoltà:
- Collocatelo in un luogo ben illuminato, dove riceva circa 5 ore di luce solare diretta al giorno.
- Annaffiate solo quando il terreno è asciutto; l’eccesso d’acqua può causare marciume radicale.
- Durante la stagione di crescita (da marzo a novembre), concimate ogni due settimane con un fertilizzante specifico per cactus.
Un Cactus può essere coltivato in un terriccio normale?
No, si sconsiglia l’uso del terriccio normale per i cactus, poiché questi crescono in natura in un terreno asciutto, sabbioso e permeabile. Usate il terriccio speciale per cactus, che è più drenante e previene l’accumulo di umidità in eccesso.
Il Cactus è tossico?
La maggior parte dei cactus non è tossica per persone e animali, e alcune specie, come il fico d’India, sono commestibili.
Gli aculei dei cactus non contengono veleno, ma possono causare ferite, irritazioni o infiammazioni.
Attenzione alla pianta simile al cactus: l’euforbia.
L’euforbia non è un Cactus, ma viene spesso confusa con essi. Tuttavia, è importante fare attenzione, poiché la sua linfa è tossica e può causare irritazioni alla pelle, agli occhi e alle mucose.
Occorre potare un Cactus?
Di solito, non è necessario potare i cactus, poiché crescono lentamente e mantengono la loro forma naturale. La potatura è utile solo quando il cactus diventa troppo grande, presenta parti malate o secche. In questi casi, rimuovete con cura le parti danneggiate, facendo molta attenzione agli aculei durante la manipolazione.
Il cactus fiorisce?
Sì, i cactus possono fiorire, e molte specie producono fiori splendidi in una vasta gamma di colori, forme e dimensioni. La durata della fioritura dipende dalla specie e può andare da pochi giorni a diverse settimane. Non sorprendetevi se alcuni cactus muoiono dopo la fioritura: per alcune specie, infatti, è un processo naturale.
Come si può far fiorire un Cactus?
Per far fiorire un Cactus, lasciatelo riposare durante il periodo invernale. Mettetelo in un luogo fresco (10-12°C) e assicuratevi che riceva abbastanza luce. Innaffiatelo poco, per tre mesi. Non appena fa più caldo, spostatelo in un luogo caldo con molta luce solare e ricominciate ad annaffiarlo. È molto probabile che il vostro Cactus inizi a fiorire.
Il cactus può purificare l’aria?
I Cactus non sono piante che purificano l’aria.
Malattie e parassiti che colpiscono il Cactus
I Cactus sono piante robuste, ma possono comunque essere colpiti da malattie e parassiti, proprio come qualsiasi altra pianta. Il problema più comune sono gli afidi (o pidocchi delle piante), insieme alle cocciniglie, come le cocciniglie cotonose e la pulvinaria, e altri parassiti come mosche bianche (aleirodidi) e i ragnetti rossi. Per trattare queste infestazioni, è spesso sufficiente sciacquare la pianta spruzzando dell’acqua con un getto delicato per evitare di danneggiarla.
Caratteristiche fisiche del Cactus
Il vostro Cactus non cresce come previsto? Non preoccupatevi, è normale! Ogni pianta ha esigenze specifiche, e prendersene cura non è sempre facile. Ecco alcune delle domande e risposte più comuni per aiutarvi a capire meglio le caratteristiche del cactus e come favorirne la crescita:
Il Cactus è diventato bianco
Se il vostro cactus è diventato bianco, potrebbe essere un segno di infestazione da cocciniglia cotonosa. Per trattarla, spruzzate delicatamente la pianta con un getto d’acqua per rimuovere i parassiti.
Il vostro Cactus ha la muffa
Se notate della muffa sul vostro cactus, è probabile che sia causata da un’eccessiva umidità. Per risolvere il problema, spostate la pianta in un luogo più asciutto.
Il Cactus ha un aspetto avvizzito e secco
Se il vostro cactus appare secco e avvizzito, è un segno di carenza d’acqua; la pianta sta utilizzando le riserve per sopravvivere. In questo caso, dedicategli un po’ più di attenzione e annaffiatelo a sufficienza: con la giusta idratazione, tornerà in salute.
Il Cactus presenta macchie marroni
Se il cactus presenta macchie marroni, potrebbe essere esposto a temperature troppo fredde o trovarsi in una zona con eccessiva corrente d’aria. In alternativa, le macchie possono indicare la presenza del ragnetto rosso.
Il Cactus è floscio
Un cactus floscio è un segnale che ha bisogno di più acqua e luce. Aumentate la frequenza delle annaffiature e posizionatelo in un luogo luminoso; con queste attenzioni, dovrebbe riprendersi rapidamente!
Il Cactus ha delle macchie gialle
Se notate delle macchie gialle sul vostro Cactus può significare che è stato danneggiato dal sole. Può sembrare assurdo, ma anche questa pianta può soffrire per la luce solare eccessiva e troppo intensa.
Tuttavia, la comparsa di macchie gialle può essere anche dovuta a un eccesso di acqua o di umidità.
Longevità del Cactus
I Cactus possono durare per molto, molto, tempo a condizione che ricevano le cure adeguate, ovviamente. A seconda della specie, un Cactus può vivere fino a 200 anni.